27 novembre 2013
Stando a un rapporto pubblicato da Amnesty International il 19 novembre 2013, la situazione dei diritti umani nel campo di Harmanli, nel sud-est della Bulgaria, dove circa 1 000 richiedenti asilo sono detenuti in un'ex base militare, sono deplorevoli e peggiorano ogni giorno. I richiedenti asilo alloggiano in containers di metallo, tende e in un edificio fatiscente, mentre l'inverno si avvicina a grandi passi.
Benché il campo di Harmanli sia già affollato, le autorità bulgare continuano a inviarvi nuovi richiedenti asilo. La settimana scorsa i ricercatori di Amnesty International hanno assistito all'arrivo di un gruppo di uomini siriani. I nuovi arrivati hanno ricevuto solo un fragile materasso e due sottili coperte umide.
I residenti del campo non sono autorizzati a uscire per comprare il cibo essenziale. Devono invece fare affidamento su una fornitura di alimenti di base come patate, riso e pane. Molti di loro vivono in queste condizioni già da un mese. Ai sensi del diritto internazionale, i residenti hanno il diritto di accesso immediato alle procedure di asilo adeguate. Le autorità bulgare sono inoltre obbligate per legge a garantire che i richiedenti asilo abbiano accesso a beni di prima necessità come cibo adeguato, riparo e servizi igienico-sanitari.
Alla luce di quanto sopra:
1. quali azioni intende la Commissione adottare?
2. Può la Commissione valutare se sia opportuno intraprendere eventuali azioni volte a far sì che la Bulgaria rispetti gli obblighi assunti nell'ambito della Carta dei diritti fondamentali dell'UE?
E-013486-13
Interrogazione con richiesta di risposta scritta
alla Commissione
Articolo 117 del regolamento
Pino Arlacchi (S&D)