10 giugno 2011
La Banca europea degli investimenti, di cui l'Italia è azionista importante detenendo circa il 16 % del capitale azionario sin dal 2001, ha erogato a Poste Italiane prestiti per un totale di 1 miliardo di euro per sostenerne la modernizzazione della logistica.
In particolare nel mese di dicembre 2009, la BEI e Poste Italiane hanno firmato un contratto di 200 milioni di euro per finanziare un piano pluriennale di sviluppo della società. Il prestito doveva servire a finanziare parte del piano di Poste Italiane per aggiornare la sua rete informatica attraverso l'introduzione di tecnologie avanzate per supportare nuovi servizi.
Nonostante queste ingenti risorse a disposizione di Poste Italiane, negli ultimi giorni gli utenti postali italiani hanno sperimentato notevoli ritardi e disservizi. Secondo le Poste Italiane questi disservizi sono legati a un software su cui poggia l'operatività dei 60.000 sportelli postali italiani.
Quali rimedi ritiene la Commissione utili a risarcire i consumatori utenti postali italiani per i disservizi subiti?
Sono stati erogati altri finanziamenti a Poste Italiane nell'ambito del bilancio della UE?
Interrogazione con richiesta di risposta scritta
alla Commissione
Articolo 117 del regolamento
Pino Arlacchi (S&D)
[source: www.europarl.europa.eu]