21 ottobre 2011
Nella strategia per la parità tra donne e uomini 2010-2015, la Commissione europea si è impegnata a migliorare la parità di trattamento tra gli uomini e le donne, rivolgendo un'attenzione particolare alla promozione di buone pratiche in materia di redistribuzione dei ruoli attribuiti ai sessi nel settore della gioventù, dell'istruzione, della cultura e dello sport. A questo proposito, una particolare attenzione va prestata al mondo dei media e dei mezzi di comunicazione.
La risoluzione del Parlamento europeo del 2008 sull'impatto del marketing e della pubblicità sulla parità tra uomini e donne (P6_TA(2008)0401), invita, tra gli altri, il Consiglio, la Commissione e gli Stati membri a lanciare campagne di sensibilizzazione contro gli insulti a sfondo sessista o le immagini degradanti della donna e dell'uomo nella pubblicità e nel marketing.
La relazione della Commissione sulla parità tra donne e uomini del 2009 afferma inoltre che «occorre incoraggiare i mezzi di comunicazione, compreso il settore pubblicitario, a diffondere immagini e contenuti non stereotipati, in particolare sulle donne che rivestono funzioni decisionali». Pur essendo contenuta in atti non vincolanti da un punto di vista giuridico, è importante ricordare l'importanza di tale impegno.
Alla luce delle considerazioni summenzionate, è in grado la Commissione di esporre le misure che intende varare al fine di monitorare i progressi compiuti nei singoli Stati membri?
Può inoltre la Commissione precisare le ulteriori misure che essa intende adottare per incoraggiare la diffusione di immagini e contenuti non stereotipati?
E-009878/2011
Interrogazione con richiesta di risposta scritta
alla Commissione
Articolo 117 del regolamento
Gianni Pittella (S&D) , Pino Arlacchi (S&D) , Francesca Balzani (S&D) , Rita Borsellino (S&D) , Salvatore Caronna (S&D) , Silvia Costa (S&D) , Andrea Cozzolino (S&D) , Rosario Crocetta (S&D) , Roberto Gualtieri (S&D) , Guido Milana (S&D) , Mario Pirillo (S&D) , David-Maria Sassoli (S&D) , Debora Serracchiani (S&D) , Patrizia Toia (S&D) e Paolo De Castro (S&D)
[source:www.europarl.europa.eu]