Il 14 novembre a Roma, il Presidente della Repubblica araba democratica saharawi Mohamed Abdelaziz e Mohamed Sidati, rappresentante del Fronte Polisario in Europa.
Disponibile a questo link il Documento finale della Conferenza
L'Europa e la comunità internazionale sostengano la causa del popolo saharawi e fermino il saccheggio delle risorse da parte del governo marocchino. L'appello del Presidente della Repubblica araba democratica Saharawi, Mohamed Abdelaziz arriva in occasione dell'incontro interparlamentare promosso alla Camera dei Deputati (Sala delle Colonne), dal senatore Stefano Vaccari con lo scopo di coordinare gli sforzi e promuovere il dialogo per una pace giusta nel Sahara occidentale."La posizione dell'Europa deve ispirarsi al rispetto della Carta delle Nazioni Unite, del diritto internazionale e dei diritti dei popoli di disporre delle proprie risorse e ricchezze nazionali - ha detto il Presidente Abdelaziz - deplorando le ambizioni espansionistiche del governo marocchino e invitando quindi l'Europa a imporre sanzioni economiche che favoriscano il rispetto della legalità internazionale".
All'incontro erano presenti parlamentari provenienti da Spagna, Austria, Stati Uniti, Argentina, Italia e Algeria che, al termine della riunione hanno sottoscritto un documento congiunto, impegnandosi a chiedere ai governi nazionali, al Presidente della Commissione europea, al Presidente della Commissione dell'Unità africana e al Segretario generale delle Nazioni Unite di attivarsi per ampliare il mandato della missione MINURSO per il monitoraggio dei diritti umani nel Sahara occidentale, di intervenire sul governo marocchino affinché liberi tutti i prigionieri politici saharawi tuttora in carcere, di intraprendere ogni azione politica utile a livello internazionale per individuare le fosse comuni, di conoscere la posizione riguardo l'accordo commerciale di sfruttamento delle risorse ittiche del Sahara occidentale da parte del Regno del Marocco.
"Già nel 2011 - ha ricordato l'eurodeputato del Pd Pino Arlacchi - il Parlamento europeo bocciò la proroga dell'Accordo sulla pesca tra Ue e Marocco perché non conforme al diritto internazionale, opponendosi allo sfruttamento delle acque territoriali del Sahara occidentale, che non appartengono al Marocco. È quindi necessario proseguire in quella direzione, contrastando l'imminente rinnovo del nuovo protocollo".
"Il colonialismo è un crimine e il Marocco mantiene in piedi l'ultimo esempio di colonialismo in Africa, quello ai danni del popolo saharawi" - ha aggiunto Arlacchi, relatore-ombra del Rapporto sui diritti umani nella regione del Sahel e del Western Sahara, approvato a ottobre scorso dal Parlamento europeo. Tra i punti principali del Documento, il diritto all'autodeterminazione del popolo saharawi, la libertà di associazione e di espressione, la liberazione dei prigionieri politici, l'accesso nel territorio del Sahara occidentale a osservatori indipendenti e ai media.
Nella prima fotografia: il Presidente Presidente della Repubblica araba democratica Saharawi Mohamed Abdelaziz, il Rappresentante del Fronte Polisario in Europa Mohamed Sidati, e Pino Arlacchi.