(AGENPARL) - Bruxelles, 28 set - «Dopo sette anni di basso profilo, Barroso e la Commissione Europea hanno annunciato oggi il grande balzo in avanti, dichiarando di voler fare in poco tempo tutto ciò che il Parlamento e le forze progressiste europee suggeriscono di fare contro la crisi», lo dichiara in una nota Pino Arlacchi, eurodeputato Pd.
«Barroso ha fatto un grande discorso, pigiando tutti i tasti giusti: Eurobond, tassa sulle transazioni finanziarie, riforma del processo decisionale dell´Unione, inizio di un governo federale dell´economia, contrasto del processo di ri-nazionalizzazione e rilancio alla grande del progetto europeo», continua Arlacchi.
«Siamo rimasti piacevolmente sorpresi dal ribaltamento del minimalismo praticato finora da Barroso sui grandi temi. Ma molti deputati non credono alla sua capacità di mettere in pratica quanto annunciato. Vedremo. Se Barroso realizza anche solo il 50% di quanto ha affermato, cooperando strettamente con il Parlamento, sarà un gran bene per l'Europa».
«La nuova strategia della Commissione e del "compagno" Barroso - ironizza Arlacchi - è una spia di quanto estrema sia diventata la crisi. Se la situazione non si fosse deteriorata fino a questo punto, la loro radicalizzazione non sarebbe mai avvenuta. Ma le crisi sono anche opportunità di cambiamento, e può darsi che l'Unione Europea ne esca - se riuscirà a farlo - più forte di prima», conclude Arlacchi.