(ANSA) - Roma, 7 gen. 2012 – «L'isteria mediatica e le dichiarazioni del sindaco Alemanno sugli omicidi di Roma mi hanno sconcertato per la loro abnormità. Roma non è il Far West. Non esistono quartieri fuori controllo e la mafia non c'entra nulla con i fatti di sangue appena avvenuti. Alemanno chiede perquisizioni a tappeto e mano libera alla polizia senza sapere cosa sta dicendo», dice, in una nota, Pino Arlacchi, responsabile sicurezza internazionale del Partito Democratico.
«Invece di tranquillizzare i cittadini dando il giusto peso a quanto accaduto e annunciare misure credibili di riduzione della criminalità – aggiunge Arlacchi – vari esponenti dell’amministrazione comunale hanno cavalcato la montatura mediatica di un doloroso fatto di cronaca, superando ogni limite nell’allarmare l’opinione pubblica. Roma è tra le città più sicure d’Europa. È tre volte più sicura di Bruxelles, e molto più sicura di Londra, di Berlino, di Amsterdam, di Copenaghen e di Helsinki, ed è anche meglio di Parigi e di Madrid. Non solo, ma la sua criminalità più grave scende costantemente da più di venti anni. I 70 omicidi all’anno dei primi anni novanta si sono ridotti a meno della metà oggi, nonostante l’aumento della popolazione. E lo stesso è accaduto in tutte le maggiori città italiane, indipendentemente da chi le ha governate», prosegue Arlacchi.
«Questo dato dimostra che 'ce la si può farè, anche in questo campo. Invece di partire da qui per coinvolgere i romani in uno sforzo comune per far diminuire ulteriormente la violenza - dice ancora Arlacchi – si è partiti per la tangente, cedendo al ricatto di mezzi di comunicazione rincitrulliti anch’essi da 20 anni di Grandi Fratelli e dando prova di diseducazione civica. Mi dispiace che al gioco si sia un pò prestato anche il Ministro dell’Interno, profetizzando per l’anno in corso un aumento della violenza che sono certo non si verificherà. Secondo la maggior parte dei miei colleghi studiosi della criminalità, la violenza sulle persone continuerà a diminuire in Italia, in Europa e negli Stati Uniti».
«La disinformazione su tutto il tema della sicurezza - aggiunge l’eurodeputato – ha toccato il culmine in Italia. Pochissimi sanno, o sono interessati a sapere, per esempio, che la nostra Capitale, già sicura, dovrebbe esserlo ancora di più. Roma, infatti, è la metropoli più sorvegliata d’Europa, ospitando ben 38mila tra poliziotti, finanzieri e carabinieri, cioè il 14% delle forze dell’ordine italiane. È un tasso tre volte superiore alla media nazionale, e il doppio di Milano e di Torino. Ne discende che per accrescere la sicurezza della Capitale non è necessario alcun aumento di uomini e mezzi - conclude – ma basta una riforma a costo zero che elimini la duplicazione tra Polizia e Carabinieri e riduca gli sprechi della macchina della giustizia penale».