ANSA - Cotronei (Crotone), 4 giu. 2011 - ''La prepotenza di un paio di piccoli delinquenti che fanno scorazzare il loro bestiame distruggendo diritti e cose altrui nel territorio di Cotronei, in provincia di Crotone, deve cessare''. Lo afferma in una nota l'eurodeputato Pd per l'Italia del Sud, Pino Arlacchi, calabrese di nascita.
''Cosi' come deve cessare - aggiunge - l'impunita' garantita loro, da oltre un decennio, dalle autorita' locali di pubblica sicurezza che continuano a ignorare le decine di petizioni, proteste e denunce di singoli cittadini e del Consiglio comunale di Cotronei che si sono accumulate nel tempo. Si tratta di oltre un migliaio di capi di bestiame diventati intoccabili perche' proprieta' di allevatori violenti, pronti a minacciare e colpire i danneggiati perche' certi dell'inazione delle forze dell'ordine e dell'intero concerto istituzionale, dalle Asl alle Guardie forestali, fino agli assessorati regionali e all'Unione Europea''.
''Uno degli aspetti piu' rivoltanti della faccenda - prosegue Arlacchi - e' costituito dal fatto che i 3-4 allevatori paramafiosi di Petilia Policastro, un comune confinante con Cotronei, proprietari delle 'vacche sacre' ricevono contributi europei tramite l'Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura senza che nessuno abbia mosso un dito per farglieli sospendere e restituire. In altri luoghi la parola fine a simili episodi e' stata messa da cittadini esasperati che si sono fatti giustizia da se', uccidendo o avvelenando il bestiame della malavita. I cittadini di Cotronei pero' non sono cowboys''.
''Nei prossimi giorni - conclude l'eurodeputato - mi attivero' presso l'Unione europea per far intervenire d'urgenza l'Olaf, il servizio di repressione degli abusi dei fondi europei, e andro' dal Prefetto di Crotone a chiedere conto dei comportamenti delle forze dell'ordine riguardo all'intera questione''. (ANSA).