"L'area grecanica ha bisogno di nuove prospettive di crescita, di lavoro, di rilancio del territorio". Lo dichiara in una nota Pino Arlacchi, candidato al Parlamento europeo per il Sud ed europarlamentare uscente.
Nel corso di un lungo incontro con un gruppo dirigente Pd della zona ionica reggina è stata concordata l'attivazione di una piattaforma di dibattito e di proposta politica basata su due elementi: l'opposizione all'insediamento di una centrale a carbone a Saline Ioniche, nel sito della ex "Liquilchimica", e la valorizzazione delle risorse.
"La decisione di insediare un impianto ad alto inquinamento in uno dei siti di eccellenza paesaggistica dal punto di vista storico, ambientale e culturale, come l'area di lingua grecanica della provincia di Reggio Calabria, è un atto che rasenta la follia", prosegue Arlacchi.
"Sono pronto a sostenere qualsiasi iniziativa che scongiuri questa autentica sciagura che potrebbe abbattersi sul territorio. Mi impegnerò inoltre affinché venga avviato un progetto europeo di sviluppo alternativo che valorizzi l'agricoltura, la bellezza dei borghi di Pentedattilo e di Bova, che promuova la coltura e la lavorazione del bergamotto, e tutta la produzione enogastronomica locale", conclude l'eurodeputato.
"Insieme al Professor Arlacchi - aggiunge Tito Nastasi, dirigente provinciale Pd Reggio Calabria - abbiamo concordato un piano di lavoro che renda subito esecutive le decisioni prese".
"Abbiamo attivato una sinergia importante in tutto il territorio grecanico che è a vocazione turistica e che non può essere dimenticato. Sedici comuni, da Motta alla Locride, ribadiscono il loro "no alla centrale a carbone", e stanno lavorando per un serio programma di sviluppo alternativo che deve però essere supportato dall'attenzione e dalla volontà politica, sia a livello locale che nazionale", conclude Nastasi.