Riconoscimento del Rotary assegnato al prof. Pino Arlacchi

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Gazzetta del Sud, 25 gen. 2011

di Claudio Crisalli
Un'occasione speciale per un anno importante. Il Rotary Rc Sud Parallelo 38 compie vent'anni, un momento di grande significato che i soci hanno voluto celebrare consegnando un'onorificenza ai figli migliori della nostra terra.
Nel mese di ottobre del "Paul Harris" è stato insignito il prof. Antonio Monorchio, l'altro ieri il ricooscimento è stato assegnato al prof. Pino Arlacchi, nativo di Gioia Tauro, già membro del Senato e della Camera, oggi siede tra i banchi dell'Europarlamento di Strasburgo. Politico ma, soprattutto, sociologo e scrittore, con pubblicazioni sul crimine organizzato che hanno ricevuto consensi in tutto il mondo.

Una serata conviviale ma anche un appuntamento con la cultura con la presentazione della sua ultima fatica: "L'inganno e la paura. Il mito del caos globale". Un libro che non riguarda nè il Sud nè la mafia, ma che parla della situazione internazionale "vista dal punto di vista eversivo". «Un modo per dissentire – ha specificato il prof. Arlacchi – e dire tutto il contrario di ciò che la gente pensa. Perché si vuole far credere che andiamo verso un mondo sempre più caotico, catastrofico, fatto solo di conflitti e paure. Tutto ciò è un paradosso poiché in tutta la storia del genere umano l'uomo non ha mai dovuto temere così poco per la sua vita, i suoi beni e per il suo futuro». La violenza, ha osservato Arlacchi, tende a diminuire in tutto il mondo e a tutti i livelli, ed anche se vi è grande sofferenza e degrado ci sono gli strumenti per costruire un mondo migliore. «Tutto questo – ha continuato – contrariamente a quello che vogliono far intendere i costruttori di paura che hanno degli interessi costituiti, inganni che dobbiamo svelare poiché ci impediscono di progredire».
Questo il messaggio del libro. Un ottimismo dettato, così come lui stesso ha specificato, dall'esperienza maturata alle Nazioni Unite che gli ha fatto cambiare idea sui problemi del mondo, deciso nel ritenere che adottando le risorse giuste, con analisi adeguate fatte di idee chiare, le forze della pace sono in grado di risolvere anche i problemi più intrattabili e delicati. Dalle malattie alla fame fino a quelli della guerra e della violenza.
«Non è vero che l'uomo è cattivo, che ci aspetta un futuro di conflitti – ha concluso Arlacchi –. Una crisi internazionale bisogna considerarla come qualcosa da superare senza farsi influenzare dalle drammatizzazioni di chi vuole soprattutto vendere armi, che creano minacce e nemici che non esistono. Le vere minacce da affrontare sono le crisi economico-finanziarie che stanno facendo soffrire milioni di persone in tutto il mondo e giovani che non trovano lavoro e non hanno motivo di avere fiducia nel futuro».
A fare gli onori di casa il presidente Massimiliano Ferrara che ha definito Pino Arlacchi una persona che ha speso la sua vita per garantire la sicurezza internazionale e la tutela della giustizia, ottenendo grandi risultati non solo accademici e istituzionali ma anche in termini di lotta alla criminalità.
Un vero esempio per le giovani generazioni.

 

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