Afghanistan: rapporto Arlacchi, 80% aiuti finisce in sprechi

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ATS - Agenzia Telegrafica Svizzera, 14 lug.2010

Gli aiuti internazionali all'Afghanistan finiscono in tangenti, forme di ''corruzione legalizzata'' e ruberie di ogni tipo e spesso finanziano il nemico. E' la tesi di fondo della bozza di risoluzione dell'Europarlamento per una nuova strategia europea in Afghanistan presentata da Pino Arlacchi (Idv).

 

''L'80% degli aiuti internazionali all'Afghanistan, in particolare quelli americani, non arrivano agli afghani ma si perdono negli sprechi e nella corruzione - ha detto Arlacchi, vicepresidente della Delegazione europea per le relazioni con l'Afghanistan, illustrando la bozza di mozione presentata oggi alla Commissione affari esteri del Pe - Il grande scandalo e' che due-tre miliardi di dollari finiscono, sotto forma di mazzette, nelle mani di insorti talebani, di signori della guerra, di banditi e criminali comuni''.
Nella sua relazione, frutto di una serie di visite in Afghanistan, Arlacchi ha sottolineato che a partire dal 2002 la sola Ue ha versato al martoriato paese 8 miliardi di euro e che nonostante cio' ''la mortalita' infantile e' aumentata, i livelli di alfabetismo sono calati e l'incidenza di quanti vivono al di sotto della soglia di poverta' e' aumentata nel 130% nei soli ultimi sei anni''. Arlacchi inoltre ha scritto che, secondo quanto riferito dal ministero delle finanze afghano, tra il 2002 ed il 2009 ''solo 6 dei 40 miliardi di dollari (15%) di aiuti americani'' e' arrivato alla popolazione.
''Il grande scandalo - ha detto l'europarlamentare in una conferenza stampa tenuta nella sede del parlamento a Bruxelles - e' che i soldi finiscano agli insorti tramite il sistema logistico militare''. A titolo di esempio Arlacchi ha portato i 27 milioni di dollari che vengono pagati ad una compagnia privata di sicurezza britannica per la protezione della rappresentanza diplomatica europea a Kabul. ''Un compito - ha osservato - che potrebbe essere agevolmente svolto da qualsiasi polizia europea, e una somma che basterebbe per gestire 20 ospedali''.
 

 

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