Pd a convegno a Bagnara, Arlacchi «La Calabria può voltare pagina»

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Al centro del dibattito distribuzione e gestione dei fondi europei

Il Quotidiano della Calabria, 23 giu. 2013

di Vera Barilà

BAGNARA - « Abbiamo tutte le risorse possibili per consentire alla Calabria di voltare pagina». Ha esordito così Pino
Arlacchi all’incontro organizzato dal circolo bagnarese del Pd in collaborazione con i gruppi reggini Giovani Democratici e Socialisti & Democratici.

Nell’anfiteatro “Don Italo Calabrò” di Bagnara sono stati accolti dal segretario cittadino dei democrat, Giusy Versace, rappresentanti delle istituzioni, militanti del partito, operatori culturali e cittadini. Nell’intento di discutere sulla distribuzione e gestione dei fondi europei si è svolta una riunione pubblica che ha richiamato all’attenzione un folto pubblico. Giusy Versace, oltre a presentare l’evento ha fatto da moderatrice alternandosi con Antonino Castorina, segretario GD di Reggio Calabria. «Non occorre nulla di
innovativo; serve utilizzare ciò che non viene utilizzato – ha asserito Castorina – è fondamentale analizzare le buone forma di amministrazione e ripartire dai territori per aprire al confronto». Dello stesso avviso il Consigliere Regionale Nino De Gaetano: «Esistono comuni virtuosi che sono riusciti a svilupparsi grazie ai fondi comunitari. Oggi gli amministratori sono costretti a tagliare i servizi e aumentare le tasse. Non partono opere pubbliche, il settore della sanità è al collasso. Dobbiamo riscoprire il gusto di interloquire con la cittadinanza per risolvere i problemi».

Nel corso della serata sono intervenuti Elisabetta Tripodi sindaco di Rosarno, Domenico Idone sindaco di Campo Calabro, Michele Galimi segretario del PD di Cinquefrondi, Giovanni Laruffa ex sindaco di Polistena, Luigi Tassone segretario GD della provincia
di Vibo Valentia, Nino Spezzato operatore culturale, Filippo Marino ex insegnante, Massimo Canale avvocato penalista, Gaetano Ciccone segretario del Pd di Scilla, Gaspare Sapioli segretario del PD di Galatro. Tutti i convenuti sono stati concordi nel ribadire la necessità di una classe dirigente autorevole, capace di legarsi ai bisogni del territorio. La scuola, il turismo e l’agricoltura sono stati i settori maggiormente citati nel dibattito, in quanto si tratta delle aree più bisognose degli interventi comunitari. Arlacchi ha con-
cluso illustrando le proprie idee a tutti gli uditori: «Le risorse oggi ci sono ma non ci sono parole per descriverne la cattiva gestione da parte della Regione Calabria; si tratta di soldi che ci spettano visto che paghiamo le tasse e non spenderli rappresenta la più grande violazione dei diritti della cittadinanza». Lasciare all’ente regionale la gestione dei progetti più vasti e trasferire la gestione dei capitali rimanenti ai Comuni potrebbe costituire per Arlacchi un punto di partenza: «Abbiamo tre grandi risorse: l’Università della Calabria, modello nel Sud e in tutta Italia, il Porto di Gioia Tauro, la più grande zona portuale del Mediterraneo, l’immenso patrimonio archeologico, naturale e paesaggistico. Dobbiamo promuovere insieme idee che ci consentano di risolvere le criticità affinchè non venga demoralizzata la Calabria migliore».

 

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