(ANSA), 26 lug. 2009 - "Il semplicismo populistico di Umberto Bossi coglie nel segno quando afferma che la guerra in Afghanistan sta costando molto senza concludere niente". Lo afferma in una nota Pino Arlacchi, europarlamentare di Idv ed ex direttore dell' Ufficio antidroga dell' ONU ed autore nel 1997 di un piano di riconversione delle colture di oppio in Afghanistan.
"Secondo i dati - aggiunge - dell' Istituto di ricerca del Congresso Usa, la guerra in Afghanistan è costata, dal 2001 al 2008, 173 miliardi dollari ai soli contribuenti americani. Poiché il Pil afghano attuale è di soli 10 miliardi dollari, con la stessa cifra si sarebbe potuto mandare in vacanza o trasferire in luoghi lontani dal terrorismo l' intera popolazione afghana per vari anni. E con meno di un miliardo di dollari all' anno si potrebbe riconvertire tutta la produzione di oppio del paese, dando una occupazione legale ai 2 milioni e 400 mila afghani, pari al 10% della popolazione del paese, coinvolti nella coltivazione illecita".
"La nostra missione militare - conclude - dovrebbe essere sostituita da una vera missione di pace, formata da civili, che costerebbe molto meno e contribuirebbe a ricostruire il paese devastato da decenni di guerra civile".