Afghanistan: Arlacchi, "si ripropone problema nostra missione"

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«Ambigue le affermazioni di La Russa su 'controllo territorio'»

(ANSA) - Roma, 18 gen. 2010 - ''L'ultima vittima italiana in Afghanistan ripropone il problema dell'azione delle nostre truppe in quel paese. Siamo certi che il nostro contingente stia rispettando il mandato assegnatogli dal Parlamento? Non dimentichiamo che questo mandato è molto diverso da quello assegnato ai militari inglesi e americani''. Lo dichiara in una nota Pino Arlacchi, eurodeputato Pd e Relatore per il Parlamento europeo sulla Nuova Strategia dell'Ue in Afghanistan.

''I nostri soldati - prosegue Arlacchi in una nota - sono in Afghanistan per proteggere la popolazione locale e gli interventi a favore della ricostruzione del paese. Non possono perciò fare la guerra, cioè attaccare l'insurgency, e non possono partecipare ad operazioni congiunte con le forze speciali Usa dirette a decapitare la leadership talebana''.

''Quanto affermato dal ministro La Russa a proposito del 'controllo del territorio' da parte del contingente italiano è ambiguo, perché può significare anche azioni puramente offensive, che non sono permesse dal mandato ricevuto''.

 

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