Siria: "europarlamentari, non permettiamo stessi errori Iraq"

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(ANSA) - Bruxelles, 28 Ago 13 - Esistono "seri indizi che le armi chimiche possano essere state usate dai ribelli" e "l'intervento armato si un gruppo di Paesi senza autorizzazione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu (...) è privo di fondamento legale ed è una replica dell'attacco all'Iraq del 2003". Lo sottolineano in una nota gli eurodeputati Pino Arlacchi (S&D), Susy De Martini (Ecr, il gruppo conservatore) e Ivo Vajgl (sloveno del gruppo liberal-democratico Alde). I tre parlamentari definiscono "assai poco plausibile che Assad abbia fatto uso di armi chimiche proprio nei giorni in cui erano in arrivo gli ispettori dell'Onu". Facendo riferiemnto all'audizione a porte chiuse del segretario generale del servizio diplomatico europeo, Pierre Vimonti, che si e' tenuta oggi davanti alla Commissione Esteri del Parlamento europeo, i tre deputati affermano che "dalla riunione odierna è apparso chiaro come larga parte dei parlamentari europei presenti in Commissione Esteri non siano favorevoli a un intervento militare in Siria privo di evidenze sicure sui fatti e privo di basi legali".

 

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