Mafia, morto Calderone, Arlacchi:"Aveva notevole umanità"

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(ANSA) - Catanzaro, 10 gen. 2013 - ''Un mafioso per caso, e un personaggio di notevole umanita', semplice e diretto, e un acuto osservatore del suo mondo rovesciato''. Lo dichiara in una nota Pino Arlacchi, autore del bestseller tradotto in 12 lingue ''Gli uomini del disonore'', pubblicato a cavallo tra le stragi di Capaci e Via D'Amelio, e presentato da Paolo Borsellino a Roma nel giugno 1992.

''Un uomo - dice Arlacchi - che ha commesso gravi crimini, e che ha saputo riscattarsi dando un grande contributo alle indagini contro la mafia siciliana. L'ho incontrato in segreto la prima volta per due settimane, e ho poi ricostruito le sue opere ed i suoi giorni in prima persona. Dai racconti di Calderone mi sono convinto della incredibile pochezza del materiale umano della mafia. I mafiosi sono piccoli uomini dentro grandi storie'', conclude Pino Arlacchi, che ha manifestato il suo cordoglio alla famiglia di Antonino Calderone.

 

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