“Il Sud che funziona. Contro i luoghi comuni, un’occasione per mostrare una parte d’Italia poco pubblicizzata ma incoraggiante, nella cornice di un’Europa che sostiene lo sviluppo di territori dalle grandi potenzialità.
“Il Sud che funziona. Le politiche dell'Ue e gli esempi di buon governo del Mezzogiorno italiano” è il titolo della conferenza-dibattito, promossa dall'eurodeputato Pino Arlacchi e organizzata dal Gruppo S&D (Alleanza Progressista dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo), che si terrà a Bruxelles, nella sede del Parlamento europeo, lunedì 17 ottobre (Room Paul Henry Spaak P4B001), dalle ore 14.30.
Relatori, 14 sindaci e amministratori locali della Campania: Franco Alfieri (Agropoli), Francesco Benincasa (Vietri sul mare), Maurizio Caronna (Felitto), Alfonso Del Pizzo (Amalfi), Raffaello Gargano (Torchiara), Italo Lullo (Oliveto Citra), Biagio Luongo (Campagna), Franco Palumbo (Giungano), Tommaso Pellegrino (Sassano), Attilio Romano (Casalbuono), Paolo Russomando (Giffoni Valle Piana), Secondo Squizzato (Cetara), Michele Voria (Rutino), Michela Mansi (assessore alla Politiche sociali e cultura Comune di Atrani). Il dibattito sarà moderato dal giornalista Michele Cucuzza.
Saranno gli stessi amministratori a raccontare l'esperienza di un Sud nel quale ritardi, incapacità e malaffare lasciano il posto a un altro tipo di politica: una gestione della cosa pubblica che rinuncia al populismo e alla demagogia per dare spazio a una “virtuosa normalità”, fatta di opere pubbliche realizzate, di misure di risanamento già attuate, di politiche giovanili e sociali incisive, di programmi per la tutela dell'ambiente che vanno avanti nonostante mille difficoltà. Un Sud che cerca di valorizzare al meglio il patrimonio inestimabile di arte e cultura di cui dispone, e in grado di sostenere la concorrenza in settori cruciali come il turismo.
Il dibattito permetterà anche di confrontarsi sul nuovo piano finanziario proposto dalla Commissione europea in materia di gestione dei fondi e di aiuti alle regioni, e di valutare possibili strumenti di coordinamento che creino un filo diretto tra enti locali e Unione europea. L'incontro tenterà anche di individuare gli ostacoli all'erogazione e all'utilizzo delle risorse comunitarie.