(ANSA) - Catanzaro, 30 gen. 2013- ''Hanno ragione Maria Falcone e Ilda Boccassini. Non se ne puo' piu' di questo uso elettoralistico di Falcone e Borsellino da parte di Ingroia''. Lo dichiara in una nota Pino Arlacchi, parlamentare europeo e studioso di mafia.
''Ho collaborato per 12 anni - aggiunge - con Giovanni Falcone, dal 1980 alla sua morte. Sono entrato in politica e in Parlamento due anni dopo Capaci. Sono andato all'Onu e sono poi rientrato quattro anni fa nella vita pubblica. Ho fatto percio' varie campagne elettorali, ma non ho mai usato la mia amicizia con Giovanni (e anche con Paolo Borsellino) per prendere voti. E' sempre stata una questione di stile, di pudore etico-politico e di rispetto per due figure che appartengono a tutti''.
''Ilda Boccassini - dice ancora Arlacchi - e' giustamente irritata perche' fa specie vedere un mediocre pubblico ministero, che non ha concluso nulla di eccezionale sul piano professionale e che e' scappato dalla magistratura per sfuggire dal crollo dell'inchiesta di panna montata che ha costruito, proclamarsi vittima, come Giovanni Falcone, dell'invidia dei colleghi e dell'ira dei potenti. Tutti quelli che come me hanno conosciuto Falcone e Borsellino, godendo della loro amicizia e della loro stima, hanno imparato a riconoscere chi e' pronto a morire per sete di giustizia e chi e' pronto a farlo per la propria carriera''. (ANSA).