Pino Arlacchi e le speculazioni sui nostri timori.
Famiglia Cristiana
n.19 ; 3 - 10 MAGGIO 2009
di Fulvio Scaglione
Quante volte abbiamo pensato che questo nostro pianeta sembra aver perso ogni ragionevole direzione? Quante volte abbiamo avuto la sensazione che il "bene" stesse perdendo contro il "male"? Quante volte ci è sembrato che le minacce alla pace andassero moltiplicandosi?
Ma davvero non ci ha mai sfiorato l'idea che forse qualcuno specula sui nostri timori? Nell'uno come nell'altro caso, non perdetevi l'ultimo saggio di Pino Arlacchi che si esercita, con la solita vis polemica e la solida documentazione che gli sono tipiche, sul "mito del caos globale".
Nella prima parte, ricorda la massa di previsioni sbagliate che politici e politologi produssero dopo la caduta del Muro di Berlino e la fine dell'impero sovietico. Erano date per certe, tra l'altro, guerre in Asia con protagonista la Cina, in totale disprezzo del trend generale del Novecento, che ha visto un drastico calo della violenza. Un caso? Incompetenza? Non proprio, spiega Arlacchi. Perchè la paura di soccombere a pericoli comunque descritti come insuperabili o quasi, a qualcuno conviene. Ecco perchè dobbiamo smascherare i luoghi comuni sul terrorismo (sapevate che in India il terrorismo interno ha fatto in questi anni più vittime di Al Qaida?), come pure quelli sul loro giusto contrario, l'attività internazionale (l'Onu, certo, ma anche l'Unione Europea, le Corti di giustizia, le istituzioni americane) per costruire regole a favore della coesistenza globale. Insomma: non è che possiamo farcela, è che ce la stiamo già facendo.