(ANSA), New Delhi, 5 mar. 2010 - Il modello di cooperazione fra militari e civili che emerge come la nuova dottrina propugnata dal Generale Stanley McChrystal per l'intervento straniero in Afghanistan, "è da tempo praticato nella provincia di Herat dal contingente e dalla cooperazione italiana". Lo ha dichiarato oggi l'eurodeputato dell'Italia dei Valori, Pino Arlacchi, sottolineando che, oltre agli incontri politici avuti in Afghanistan, "sono stati identificati due progetti che l'Italia non dovrebbe lasciarsi sfuggire".
Conversando per telefono con l'Ansa al termine della sua visita Arlacchi, che è anche Vicepresidente della Delegazione europea per le relazioni con l'Afghanistan, ha precisato che si tratta "della costruzione dell'aeroporto internazionale di Herat e di una autostrada di 130 km che deve collegare questa città con Chest-e-Sharif, ad est della provincia, zona ricca di
cave di marmo".
"C'è stata la richiesta al governo italiano da parte del governatore (Ahmad Yousuf Noristani) - ha ancora detto Arlacchi - di un sostegno ai due progetti. lo scalo internazionale va visto anche come un legame più forte con l'Italia mentre la realizzazione dell'autostrada ci porterebbe all'interno di un giacimento sterminato di marmo". "Il governatore ha rinnovato questa richiesta anche nell'incontro con me - ha proseguito - e devo dire che si tratta di un settore con un grande potenziale per le cui tecnologie l'Italia è leader indiscusso".
In definitiva, ha concluso, credo che "l'Afghanistan abbia imboccato la via giusta, con il perseguimento di un processo di riconciliazione basato su un governo di unità nazionale, che includa i talebani, e sulla ricostruzione del paese con l'aiuto internazionale ispirata al 'modello herat' sperimentato dagli italiani".