(ANSA) - Catanzaro, 10 gen. 2010 - "Mentre la rabbia degli immigrati esplodeva a Rosarno la mia casella postale di europarlamentare si riempiva di messaggi che mi invitavano a battermi per una nobile causa: quella dei centomila cavalli che vengono trasportati nel continente europeo per essere macellati". E' quanto afferma, in una nota, l'eurodeputato di Idv, Pino Arlacchi.
"Queste creature - prosegue Arlacchi - vengono sballottate di qua e di là per giorni senza cibo, né acqua né riposo, in totale violazione dei diritti elementari degli animali che vengono già riconosciuti dalle leggi dei paesi più avanzati. Si è subito formato nella mia mente l'atroce parallelo con i diritti dei lavoratori stagionali della Piana di Gioia Tauro, ammucchiati come animali negli oleifici abbandonati, e trascurati e disprezzati da quelli che dovrebbero prendersi cura di loro, cioé dalle autorità pubbliche incaricate della salute, della sicurezza e del rispetto della dignità di tutti".
"E' vero che il destino finale degli extra-comunitari della Piana non è lo sterminio perché sono troppo importanti per l' economia - conclude Arlacchi - ma i cavalli da macello hanno nei loro confronti il vantaggio di soffrire ignari delle dichiarazioni di Maroni sull' eccesso di tolleranza verso gli immigrati".