Dibattito organizzato da Pino Arlacchi
(ANSA) - Bruxelles, 14 nov. 2012 - Per un racconto normale della Calabria occorre combattere luoghi comuni e pregiudizi, illustrandone le positivita', valorizzandone le eccellenze e le esperienze virtuose, e trasferendo cultura e tradizioni anche oltre i confini della Regione, e coinvolgendo le nuove generazioni. E' il messaggio lanciato nel corso del dibattito organizzato a Bruxelles dall'eurodeputato Pino Arlacchi all'indomani della ''Mostra Progetto Magna Graecia'' che ha portato per la prima volta in ambito internazionale sette capolavori dell'arte magnogreca calabrese.
"Parlare di una Calabria normale - ha dichiarato Arlacchi - significa partire dal riconoscerne in pieno limiti e difetti, ascoltando allo stesso tempo i segnali di risveglio che sono molti incoraggianti. Occorre mettere da parte ogni forma di vittimismo e combattere la cattiva abitudine del lamento. In Calabria si incrociano ogni giorno storie di cittadini, imprenditori e politici che dimostrano nei fatti come sia possibile lavorare con efficienza e onesta', realizzando ottimi risultati".
La Calabria e' terra ricca di tesori e potenzialita' che e' necessario far conoscere; troppo spesso pero' viene ricordata e descritta come terra di mafia e malaffare. Nel corso dell'incontro, a cui hanno partecipato sei giornalisti calabresi tra i quali il Presidente dell'Ordine regionale Giuseppe Soluri, e' emersa l'importanza della comunicazione per fare uscire la regione dal cono d'ombra in cui questi anni e' stata confinata, e contribuire cosi' al rilancio della sua identita'.
Guardando al passato e agli splendori della Magna Graecia, che sino al 16 novembre saranno esposti nella sede del Parlamento europeo, politici e imprenditori hanno ribadito all'unisono la necessita' di investire e collaborare per la valorizzazione del patrimonio archeologico e culturale calabrese. Per il Direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Calabria Francesco Prosperetti e' necessario coordinare la comunicazione in misura proporzionale agli investimenti erogati sul piano culturale. Il rilancio del patrimonio archeologico - ha spiegato Prosperetti - non puo' avvenire senza una struttura di coordinamento regionale che unifichi le politiche culturali della Regione. In quest'ottica, la Societa' Progetto Magna Graecia puo' rappresentare un organismo trasversale per convogliare verso un unico obiettivo gli sforzi e le energie delle amministrazioni e delle istituzioni culturali''.
Infine, dall'assessore regionale ai Programmi speciali Ue Luigi Fedele, l'invito a superare divisioni e colori politici per costruire insieme il futuro della Calabria.