Parliamentary questions

This section contains Parliamentary questions presented by myself and in conjunction with fellow members, as part of my activities in the European Parliament.



Costo del denaro in Italia — Danni a famiglie e PMI

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13 marzo 2014

Il costo del denaro nell'area dell'euro è dello 0,25 per cento. Tuttavia sia le famiglie che le piccole e medie imprese che abbiano la necessità di far fronte a difficoltà quotidiane ovvero di produrre fornendo lavoro e contribuendo al PIL, sanno perfettamente quanto irreale sia chiedere al sistema bancario italiano prestiti ad un tasso significativamente inferiore al limite previsto dalla legge per la configurazione del reato di usura.

L'ultima rilevazione del tasso soglia per i mutui con garanzia ipotecaria effettuata da Banca d'Italia stabilisce i seguenti tassi di interesse medi per i mutui nel periodo dal 1o luglio al 30 settembre 2013 con applicazione dal 1o gennaio al 31 marzo 2014:

Mutui con garanzia ipotecaria Tassi medi Tassi soglia di usura

Tasso fisso 5,11 % 10,3875 %

Tasso variabile 3,81 % 8,7625 %

Le banche italiane inoltre applicano spesso una serie di commissioni che, se aggiunte al calcolo per la determinazione del tasso soglia, darebbero luogo al reato di usura. Ciò è contrario alla legge ed infatti, secondo la Corte Suprema di Cassazione, le banche italiane, per evitare il reato di usura, devono includere nel calcolo per la verifica del superamento del tasso di soglia usurario, anche il tasso di mora e le commissioni di massimo scoperto.

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Attuazione della strategia dell'UE per la regione del Danubio

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6 marzo 2014

Nell'aprile 2013 la Commissione ha pubblicato una relazione relativa alla strategia dell'Unione europea per la regione del Danubio (COM(2013)0181). La Commissione afferma in tale relazione che la strategia:

– promuove i progetti transnazionali concreti che hanno un impatto sulla regione;

– sostiene il coordinamento delle diverse politiche e fondi nazionali e dell'UE, con un maggiore impatto per il periodo 2014-2020;

– sviluppa una piattaforma di cooperazione ad ampio raggio;

– sottolinea l'importanza politica della regione attraverso un sostegno strategico a livello ministeriale e progressi concreti in termini di attuazione.

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Trattenuta automatica bonifici esteri in Italia

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18 febbraio 2014

Lo scorso primo febbraio, in Italia è entrato in vigore un provvedimento che prevede il prelievo del 20 % dai bonifici in arrivo dall'estero e indirizzati ai conti correnti italiani. La ritenuta d'acconto è automatica, e spetta poi al contribuente dimostrare che le somme non hanno natura di «compenso reddituale» per chiedere la restituzione dell'imposta.

Si tratta di un meccanismo molto complesso, che prevede che il prelievo vada in ogni caso effettuato indipendentemente da un incaricato alla riscossione, a meno che il contribuente non attesti, mediante un'autocertificazione resa in forma libera, che i flussi non costituiscono redditi di capitale o redditi diversi derivanti da investimenti all'estero o da attività estere di natura finanziaria. Spetterà poi al contribuente richiedere nel caso all'intermediario la restituzione dell'imposta non dovuta o applicata in misura superiore a quanto dovuto.

Bisogna sottolineare che negli ultimi anni è notevolmente aumentata la mobilità all'interno dell'Unione europea, e molte persone, soprattutto giovani, si stabiliscono frequentemente in altri Paesi europei per fini lavorativi, e qui aprono conti correnti con banche locali, pur continuando a mantenere rapporti di natura finanziaria di vario genere con il proprio paese, non certo per fini di evasione o riciclaggio, ma per semplice necessità.

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Recepimento della direttiva 2000/78/CE

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29 gennaio 2014

La Commissione europea aveva ritenuto la Repubblica italiana inadempiente rispetto all'obbligo di recepire correttamente e completamente l'articolo 5 della direttiva 2000/78/CE del Consiglio, del 27 novembre 2000, che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro, non avendo imposto a tutti i datori di lavoro l'obbligo di prevedere soluzioni ragionevoli applicabili a tutti i disabili.

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Declassamento dell'aeroporto civile di Foggia «Gino Lisa»

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29 gennaio 2014

L'aeroporto civile di Foggia «Gino Lisa» ha un bacino d'utenza potenzialmente molto vasto, non solo per la provincia di Foggia, la seconda d'Italia per estensione territoriale, ma anche per le vicine province della Puglia, del Molise, della Campania e della Basilicata. La sua posizione geografica potrebbe trasformarlo in snodo per il turismo diretto alle splendide realtà del Gargano e dell'entroterra pugliese con le sue ricchezze dall'alto valore storico-culturale, nonché per il pellegrinaggio religioso verso mete come San Giovanni Rotondo.

L'Europa ha stanziato dei fondi per l'ammodernamento delle strutture aeroportuali della Regione Puglia. Ciononostante, il servizio non è ancora pienamente fruibile per la cittadinanza.

In particolare, il «Progetto Gino Lisa» sta incontrando numerosi ostacoli, come la recente sospensione della procedura di gara lanciata per l'allungamento della pista dell'aeroporto. È preoccupante, per lo sviluppo del territorio e per il suo rilancio produttivo, che la Regione Puglia e la società Aeroporti di Puglia stiano sottraendo risorse agli aeroporti in difficoltà per dirottarle altrove. Considerando che il «Gino Lisa» è stato inserito nelle strategie transfrontaliere dell'Unione Europea, il declassamento da parte del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture italiano, nella mappa degli aeroporti nazionali, è inaccettabile.

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Strategia dell'UE nei confronti dei paesi del partenariato orientale

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21 gennaio 2014

I recenti sviluppi nei paesi del partenariato orientale europeo hanno dimostrato il fallimento della politica dell'UE nei loro confronti. Si può infatti affermare che la maggiore carenza della nostra politica orientale è di aver seguito passivamente la strategia degli Stati Uniti nella regione, con il suo profilo antirusso e basato sullo scontro delle civiltà. Le politiche euroamericane sono state inoltre caratterizzate da altri errori. Prima di tutto, vi era il pretesto di esportare qualcosa, ovvero la democrazia del libero mercato, che non può essere esportata poiché, se da un lato è già potenzialmente presente ovunque a causa della sua universalità, dall'altro necessita di un proprio tempo e di propri strumenti per svilupparsi e instaurarsi.

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Fondi europei e condizioni di salute in Afghanistan

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21 gennaio 2014

Stando ai recenti dati diffusi dalle Nazioni Unite, il numero di casi di malnutrizione grave tra i bambini in Afghanistan è aumentato del 50 % o più rispetto al 2012. Di fatto, nonostante l'impegno profuso dall'Unione europea e dagli Stati Uniti nel corso degli anni e i miliardi di dollari in aiuti umanitari concessi all'Afghanistan, la situazione relativa alle condizioni di salute dei bambini non è mai stata così grave.
Nelle sue valutazioni concernenti gli aiuti dell'UE all'Afghanistan, il Parlamento ha più volte sottolineato come tali aiuti non abbiano prodotto alcuno dei risultati attesi, malgrado i notevoli importi stanziati per lo sviluppo e la questione umanitaria.
Ha inoltre ribadito l'invito a che il Servizio europeo per l'azione esterna (SEAE) fornisca una valutazione d'impatto chiara e trasparente degli aiuti unionali all'Afghanistan e ha presentato varie proposte riguardanti le modalità attraverso le quali è possibile migliorare la struttura e l'efficacia di detti aiuti.

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Istituzione di zone economiche speciali per il trasbordo marittimo

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16 dicembre 2013

L'attuale crisi economica e finanziaria sta fortemente ostacolando la capacità dell'UE di mantenere la sua competitività in numerosi settori fondamentali. Il trasbordo marittimo, a causa del suo carattere globalizzato e volatile, è tra i settori più colpiti.

Inoltre, le condizioni commerciali favorevoli nei porti dell'Africa settentrionale stanno aggravando notevolmente il rischio di marginalizzazione dei porti europei, specialmente i porti del Mediterraneo che sono geograficamente più esposti alla concorrenza dei porti extra UE. Una percentuale significativa delle merci che entrano oggi nell'UE è trasbordata attraverso porti extra UE del Mediterraneo e si prevede che tale tendenza continuerà ad aumentare, in particolare alla luce del recente costante aumento delle dimensioni delle navi. La sicurezza della fornitura di merci nei paesi dell'UE è inoltre messa a rischio dalla pericolosa dipendenza da porti nodali extra UE.

Per tale motivo è necessario migliorare il livello complessivo dei porti dell'UE di modo che corrisponda a quello dei porti extra UE mediante la creazione di «zone economiche speciali», che si sono dimostrate lo strumento più efficace per sostenere i porti di trasbordo extra UE e la logistica e le aree industriali connesse.

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Campo di Harmanli in Bulgaria

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27 novembre 2013

Stando a un rapporto pubblicato da Amnesty International il 19 novembre 2013, la situazione dei diritti umani nel campo di Harmanli, nel sud-est della Bulgaria, dove circa 1 000 richiedenti asilo sono detenuti in un'ex base militare, sono deplorevoli e peggiorano ogni giorno. I richiedenti asilo alloggiano in containers di metallo, tende e in un edificio fatiscente, mentre l'inverno si avvicina a grandi passi.

Benché il campo di Harmanli sia già affollato, le autorità bulgare continuano a inviarvi nuovi richiedenti asilo. La settimana scorsa i ricercatori di Amnesty International hanno assistito all'arrivo di un gruppo di uomini siriani. I nuovi arrivati hanno ricevuto solo un fragile materasso e due sottili coperte umide.

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Inquinamento in Abruzzo

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6 novembre 2013

Considerando che:
— nel marzo 2007 fu scoperta una mega discarica abusiva a Bussi sul Tirino, contenente migliaia di metri cubi di sostanze tossiche interrate, situata nei pressi del polo chimico e a meno di 20 metri di distanza dalla sponda destra del fiume Pescara;
— nella stessa zona furono successivamente scoperte altre tre discariche, ugualmente estese e pericolose;
— l'intera area, per complessivi sette ettari e mezzo, è attualmente sotto sequestro;
— secondo gli studi condotti dall'Ispra, si stima un danno ambientale di 8,5 miliardi;
— secondo le associazioni ambientaliste i valori di cloroformio, tricloroetilene, diclorometano e tetracloruro di carbonio presenti nella falda acquifera superano di migliaia di volte i limiti stabiliti per legge; inoltre, sarebbe stata accertata la presenza di diossina;
— per decenni, e fino al 2007, circa 500 mila cittadini della Val Pescara avrebbero utilizzato e bevuto acqua inidonea al consumo umano;
— per la bonifica occorrono circa 600 milioni di euro, mentre ve ne sono 50 milioni, messi a disposizione dal governo;
— l'area interessata si trova nel mezzo di numerosi siti rientranti nella rete Natura 2000.

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