"Alle radici dell’Europa. Progetto Magna Graecia: un grande passato davanti a noi”.
Per la prima volta in ambito internazionale, sette tesori del patrimonio archeologico europeo, tra i maggiori reperti dall'arte magnogreca calabrese, saranno esposti a Bruxelles, nella sede del Parlamento europeo. A rievocare storia e splendore delle colonie magnogreche, la "Testa del Filosofo", il "Kouros di Reggio", il "Dioscuro di Locri", il "Toro Cozzante di Sibari", la "Stele marmorea di Crotone", l’"Elmo Corinzio di Vibo Valentia" e il "Cratere con scene di caccia di Gioia Tauro".
All'inaugurazione (che si svolgerà il 13 novembre alle 17.30), saranno presenti il Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, il Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti, l’Ambasciatore italiano presso l'Ue Ferdinando Nelli Feroci, parlamentari e altre autorità dell'Unione europea.
La mostra, la più importante esposizione sulla Magna Graecia calabrese allestita sinora fuori dalla regione, è organizzata dalla società "Progetto Magna Graecia", nata da un'idea di Pino Arlacchi con l'obiettivo di valorizzare il ricco patrimonio archeologico calabrese, promuovere campagne di scavo, attività di formazione e programmi di sviluppo locale basati sull'eredità magnogreca.
«Lungo le coste della Calabria - racconta Pino Arlacchi - giace uno dei maggiori patrimoni archeologici europei. La grandezza dei Greci d’Occidente ci ha lasciato un’eredità immensa di creazioni intellettuali che stanno alla base della scienza e della cultura europea, nonché insediamenti, edifici, opere d’arte, manufatti artigianali solo in modesta parte portati alla luce dagli scavi. Sibari e Crotone sono ancora sepolte, e l’area archeologica locrese attende una sistemazione organica di quanto portato in superficie. Quanto è oggi visibile dopo un secolo di scavi limitati è già sufficiente a costituire un patrimonio ingente, da proteggere e valorizzare in nome della conservazione del passato dell’umanità e delle origini stesse del mondo occidentale».
«Le motivazioni della mostra e il prestigio della sede - spiega la Soprintendente Simonetta Bonomi- hanno convinto la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria a proporre al Ministero per i Beni e le Attività Culturali il prestito di poche ma importantissime opere che vogliono essere una suggestiva sintesi non solo delle antichità restituite dal mare e dal sottosuolo della Calabria ma anche delle migliori espressioni della civiltà e della cultura artistica della Magna Grecia – come pure della madrepatria greca - nel periodo del suo massimo splendore tra i secoli VII e IV avanti Cristo».
Le sette opere d'arte saranno esposte nella sede del Parlamento europeo dal 12 al 16 novembre.