L'inganno mediatico sull'influenza suina

E-mail Stampa PDF

Questa analisi di Silvio Garattini, uno dei maggiori epidemiologi italiani, sulle esagerazioni-distorsioni-inganni all' opera nel caso dell'influenza suina si muove sulla stessa linea di quella che ho sviluppato nel mio volume su "L' inganno e la paura"a proposito della violenza e dei conflitti. Anche un precedente articolo di Umberto Veronesi su "La Repubblica" di qualche giorno fa sosteneva che il principale problema che le autorità hanno dovuto affrontare durante gli allarmi per le epidemie precedenti era costituito dal panico di massa generato dal terrorismo mediatico.

L'influenza si cura. L' ignoranza no.
di Silvio Garattini
Il Messaggero, 30 aprile 2009

Viviamo in uno stato di continua paura. Ogni anno c’è il pericolo di una nuova pandemia: la Sars, l’Influenza aviaria, l’Influenza suina.

Quest’ultima ha monopolizzato le pagine dei giornali e dei dibattiti radiotelevisivi. È apparentemente iniziata in Messico ma esisterebbe anche un focolaio autonomo di origine negli Stati Uniti. Questa influenza è stata dapprima ritenuta di origine suina ma poi è stato proposto dalla Commissione europea di non utilizzare quest’aggettivo, ma di chiamarla la “neo-influenza” perché di fatto si tratta di un ceppo denominato in codice H1N1 che ormai non ha più nulla a che vedere con il maiale potendosi trasmettere da uomo a uomo. Tuttavia l’Organizzazione mondiale della sanità vuol mantenere il nome di Influenza suina; un bel esempio di coordinamento fra organizzazioni internazionali.

I sintomi sono quelli propri di qualsiasi tipo di influenza: febbre alta, disturbi respiratori, dolori muscolari, senso di malessere generale. Il trattamento è quello solito: prodotti antifebbrili, riposo e antibiotici solo se si sovrappongono infezioni batteriche, perché il virus dell’influenza non è sensibile agli antibatterici.

Non esistono trattamenti specifici. Il vaccino si potrà fare anche in tempi brevi ma ci vorranno comunque almeno sei mesi e ci vorrà molto più tempo per validarlo e comunque è solo preventivo. Non sappiamo se la vaccinazione effettuata quest’anno abbia un’utilità, forse potrebbe attenuare i sintomi.

Gli inibitori della neuraminidasi (la N dell’H1N1) sono due: Oseltamivir e Zanamivir; sono attivi in vitro ma non vi sono studi in vivo in soggetti infettati con il nuovo ceppo. Sappiamo comunque che la loro attività nell’influenza ricorrente in Europa non è elevata perché la durata della malattia si riduce di un solo giorno. Eppure i vari Paesi europei hanno speso miliardi di euro per preparare i vaccini e per acquistare milioni di confezioni di farmaci antinfluenzali. Fortunatamente la Sars non si è diffusa e l’Influenza aviaria non è arrivata in Europa.

Cosa succederà con questa nuova influenza? Sarà la stessa cosa? Tanto rumore per nulla? Occorre stare molto attenti ad impaurire la gente perché dovremmo avere presente la storia “al lupo, al lupo”. Si rischia che quando il lupo arriva davvero nessuno ci creda più. Le notizie dovrebbero essere date con un maggior senso di responsabilità, la stessa Organizzazione mondiale della sanità (Oms) non dovrebbe dare notizie contraddittorie: un giorno allarme 4, poi allarme 5 ma il giorno dopo si mangia tutto.

Le raccomandazioni dovrebbero essere fatte con maggiore chiarezza: basta far vedere alla televisione qualche messicano con la mascherina perché le farmacie si svuotino immediatamente di tutte le loro provviste. Il linguaggio dell’Oms, che nella traduzione italiana suona «la pandemia non è affatto inevitabile» usa il termine pandemia prima che vi sia la presenza diffusa del virus in Europa. Il termine pandemia suscita già di per sé il terrore; non sarebbe meglio dire che per ora non vi sono problemi? Forse la gente capirebbe meglio.

Le conseguenze di comunicazioni equivoche possono dare ricchezza a qualcuno ma possono mandare in fallimento altri, gli allevatori di polli e di volatili hanno vissuto un periodo disastroso senza avere alcuna colpa perché il pubblico impaurito si è rifiutato per molto tempo di mangiare il pollo; gli annunci tardivi a mangiare le carni bianche non hanno convinto perché la gente non si è fidata. Si spera che non succeda la stessa cosa con le carni di prodotti suini; sarebbe un grave errore.

Si ha l’impressione che le informazioni siano volontariamente dilatate, la paura indotta da oltre cento morti in Messico in realtà si è completamente ridimensionata visto che i morti accertati con infezione da H1N1 sono in realtà solo sette. I morti evitabili sono sempre troppi, ma sette morti non sono né un’epidemia né tantomeno una pandemia.

Infine una considerazione: occorre distinguere fra quanto accade nei Paesi in via di sviluppo rispetto ai Paesi industrializzati. Purtroppo nei Paesi poveri l’alimentazione è sempre precaria e le regole igieniche sono inesistenti. Da noi esistono tutte le possibilità per tenere la situazione sotto controllo. Non a caso gli ammalati degli Stati Uniti secondo informazioni diffusi da enti responsabili sono tutti guariti.

Queste infezioni partono sempre da Paesi poveri. Se avessimo utilizzato i soldi spesi per l’Aviaria per diminuire la povertà di qualche Paese, per migliorarne le condizione igieniche e per evitare la promiscuità fra animali e uomini, forse avremmo meno probabilità in futuro di temere pandemie.

È infine curiosa questa grande attenzione all’influenza quando nei Paesi poveri milioni di persone muoiono per Tubercolosi, Aids e Malaria, fra l’indifferenza generale senza che vi sia alcun battage dei mass media e nessuna segnalazione d’allarme.

 
ItalianEnglish

Mi Presento

Benvenuti nel mio sito. Qui potete farvi un’idea di chi sono, e trovare notizie e documenti sulle mie opere e sui miei giorni.

Pino ArlacchiNon sono una persona complicata. La mia vita pubblica ruota intorno a due cose: il tentativo di capire ciò che mi circonda, da sociologo, e il tentativo di costruire un mondo più decente, da intellettuale e militante politico.

Leggi tutto...

I Padroni della Finanza Mondiale

I Padroni della Finanza Mondiale (copertina)
Libri in pdf

Agenda

 


 

 


Facebook

Ultimi Tweet

Segui Pino Arlacchi su YouTube

In Evidenza

Prev Next

L'Eredità di Giovanni Falcone ed i rischi del presente

L'Antidiplomatico 23 Maggio 2020   “Potrei fare a meno di tanti colleghi, ma non potrei mfare a meno di Pino Arlacchi” Giovanni Falcone Il...

Articoli | 23 Mag 2020

Ora attenti a questa Finanza predatoria

Il Fatto Quotidiano 21 Maggio 2020 Lo scenario di queste settimane richiama per certi versi quello del “golpe dello spread” che...

Articoli | 21 Mag 2020

"Dietro l'aggressione imperiale contro il Venezuela c'è un racket mafioso

L'Antidiplomatico 12 Maggio 2020 L’ ultima aggressione al Venezuela, la sesta in due anni, è appena fallita. Gli Stati Uniti hanno...

Articoli | 13 Mag 2020

Gli Stati Uniti dal governo mondiale alla protezione mafiosa

La Fionda, 7 Maggio 2020 In questi tempi arroventati, si cercano i precedenti della crisi attuale e si discute molto, perciò,...

Articoli | 10 Mag 2020

Conte difende il nostro paese dai figli di Troika

Il Fatto Quotidiano, 7 Maggio 2020 In questi tempi di fuoco, l’unico uomo di governo che pare aver capito qual è...

Articoli | 10 Mag 2020

Pino Arlacchi all'Antidiplomatico: "Un Piano B prima che la finanza predatoria colpisca l'Italia"

L'Antidiplomatico, 25 Aprile 2020 Professore, come commenta l’ accordo del Consiglio Europeo dell’ altro ieri che ratifica le conclusioni dell’ Eurogruppo...

Articoli | 10 Mag 2020

Pino Arlacchi - Il nuovo ordine mondiale (che non ci sarà)

L'Antidiplomatico, 24 Aprile 2020 Circola una retorica sensazionalista che vede la sindrome del Coronavirus come una svolta radicale della storia moderna:...

Articoli | 10 Mag 2020

L’anomalia italiana è la Lombardia

Il Fatto Quotidiano, 9 Aprile 2020 L’anomalia dell’alto numero di decessi italiani per coronavirus rispetto a quelli del resto del mondo...

Articoli | 10 Mag 2020

Arlacchi: «A Miami i soldi della corruzione venezuelana"

Arlacchi: «A Miami i soldi della corruzione venezuelana

Il Periodista, 1 Aprile 2020 di Ruggero Tantulli. Il Periodista ha chiesto a Pino Arlacchi, ex vicesegretario dell'Onu e architetto della...

Articoli | 10 Mag 2020

Cina e Stati Uniti: la grande sfida alla pandemia mondiale

Il Fatto Quotidiano, 30 Marzo 2020 Pechino ha preso il problema per le corna, scegliendo la guerra al Covid. Una decisione...

Articoli | 10 Mag 2020

Newsletter


Chi è Online

 181 visitatori online

Questo sito utilizza cookie; accedendo o cliccando su "Accetto" acconsenti a scaricare sul tuo browser tutte le tipologie di cookie presenti in questo sito..

Accetto cookie da questo sito.

Info