Produzione aumentata di 40 volte, Mosca presenta piano in 7 punti
(Adnkronos), Bruxelles, 14 apr.
L'Unione Europea e la Russia, rispettivamente primo e terzo mercato al mondo per l'eroina, vogliono collaborare con l'obiettivo di sradicare le coltivazioni di oppio in Afghanistan. A parlarne sono stati oggi a Bruxelles Pino Arlacchi, eurodeputato dell'Italia dei Valori e relatore per l'Afghanistan al Parlamento europeo, gia' direttore dell'agenzia dell'Onu per il controllo delle droghe, e Viktor Petrovich Ivanov, responsabile del Servizio federale russo per il controllo dei narcotici. "Il 'fatturato' della produzione di droga in Afghanistan si aggira intorno ai 50 miliardi di dollari, una cifra superiore al Pil di Paesi come la Slovenia e la Croazia e vicina al Pil di Paesi produttori di petrolio come l'Iraq e la Libia", sostiene Ivanov, secondo cui rispetto al 2001, anno della caduta del regime dei Talebani, la produzione di oppio in Afghanistan "e' aumentata di 40 volte". Dopo aver riferito che "l'Ue consuma 750 milioni di tonnellate di oppio all'anno e la Russia 550 milioni", il responsabile dell'antidroga di Mosca ha spiegato in dettaglio il piano del suo Paese per sradicare le coltivazioni, un piano in sette punti che il mese scorso ha gia' presentato alla Nato, con cui pero' "ci sono divergenze: per noi la distruzione dei campi di oppio e' un imperativo politico, mentre l'Alleanza pensa alle difficolta' dei contadini, che verrebbero privati della loro unica fonte di reddito, ma questo per noi e' immorale, perche' significa legittimare la produzione di droga".