Strasburgo, 14 Febbraio 2012
Pino Arlacchi (S&D). - Signor Presidente, non sono a favore di questo accordo, assieme a molti colleghi dell’S&D, per tre ragioni fondamentali. Innanzitutto, si tratta di un fatto compiuto: rappresenta una tra le tante operazioni di livello internazionale compiuta dalla Commissione senza aver prima consultato il Parlamento. Il Commissario Füle ci ha comunicato che non è più possibile compiere alcuna modifica.
In secondo luogo, le argomentazioni a sfavore di questo accordo, proposte dai colleghi preoccupati per la sorte dei piccoli produttori europei e marocchini, sono estremamente valide. Una liberalizzazione affrettata potrebbe causare un danno significativo, come è già accaduto in molti Paesi. Non credo inoltre ci sia alcuna connessione tra la Primavera Araba e la democratizzazione da una parte, e l’aumento della produzione di pomodori in Nord Africa dall’altra.
Infine, il motivo fondamentale per cui sono a sfavore di questo accordo è che esso non fa riferimento ai diritti della popolazione saharawi perseguitata dal Marocco che ha occupato il suo territorio e che, nelle sue disposizioni, non accenna mai a questi diritti né direttamente né indirettamente. Mi rammarico del fatto che la Commissione non abbia trovato il coraggio di dire chiaramente che questi accordi escludono il territorio del Sahara Occidentale.
[source:www.europarl.europa.eu]