Il 12 giugno scorso a Strasburgo, i deputati hanno interrogato l'Alto rappresentante agli Affari esteri Catherine Ashton sui risultati della nuova Strategia dell'UE in Afghanistan. Pubblico per i lettori del sito, il mio intervento nel corso della discussione.
Debate
Pino Arlacchi, a nome del gruppo S&D. – Signor Presidente, ho ascoltato attentamente la dichiarazione della Signora Ashton e non sono soddisfatto.
Signora Ashton, lei si è espressa al riguardo della Relazione sulla nuova strategia dell'UE per l'Afghanistan come se fosse stata redatta un paio di settimane fa. Stiamo parlando di un rapporto che è stato approvato dal Parlamento nel dicembre del 2010, perciò avrei preferito sentirla parlare di come esso sia stato implementato in quest’ultimo anno e mezzo.
Ha ampiamente discusso di cose che è necessario fare in Afghanistan, alcune di esse assolutamente giuste e ragionevoli, ma non ha parlato dei due maggiori problemi presenti nel mio rapporto: innanzitutto del processo di pace che rappresenta un punto cruciale per il futuro del paese, specie in questo momento di transizione.
Il secondo problema è quello relativo alle droghe: l’unico riferimento che lei ha fatto al riguardo è stato quando ha affermato che la coltivazione del grano non può risolvere da sola il problema. Certamente, nessuno avrebbe potuto dissentire da questa affermazione. Il rapporto conteneva una richiesta molto dettagliata per un piano quinquennale finalizzato all'eliminazione delle colture di oppio attraverso uno sviluppo alternativo. Questo piano non è mai stato attuato; era urgente due anni fa e lo è ancora di più adesso che la produzione di oppio continua ad aumentare.
Avevamo anche costruito una collaborazione con la Federazione Russa - la maggiore vittima, assieme all’Europa, dell’oppio afghano – e sviluppato idee e programmi. La Russia era pronta a finanziare, co-finanziare assieme all’Europa, un piano per eliminare la produzione di oppio. Alla fine non è stato fatto nulla, non abbiamo mai ricevuto dal suo ufficio alcuna risposta a questa proposta.
Queste sono le ragioni per cui non sono soddisfatto.
[source:www.europarl.europa.eu]