La politica di Italia dei Valori è una creazione collettiva, aperta al contributo di chiunque crede nei valori di legalità , eguaglianza sociale e democrazia. La nostra politica si forma nelle discussioni “di base”, con i cittadini. E si forma facendo proprie le migliori idee utili a concretizzare il nostro messaggio.
Stiamo crescendo, e dobbiamo attrezzarsi per un futuro di maggiore responsabilità . E’ per questo che abbiamo deciso in dicembre di creare tre nuovi Dipartimenti tematici – lavoro, sicurezza internazionale e istituzioni – che abbiamo affidato ad esperti molto noti ed affermati.
Questa volta parliamo della nostra piattaforma di politica estera, che il sottoscritto, candidato alle Europee con IdV - ha elaborato e discusso all’interno dell’Italia dei Valori.Questa piattaforma non è altro che la prosecuzione in campo internazionale del nostro impegno in Italia. Si ispira agli stessi valori e ci impegna alle stesse battaglie. Al suo centro c’è la pace. La pace internazionale garantita dal rispetto dei diritti umani di giustizia e di eguaglianza.
L’Italia dei Valori ha una visione positiva del futuro. Non crede ai profeti di sventura, che vedono crisi e apocalissi dietro ogni angolo. L’Italia dei Valori non ha una visione catastrofista della sicurezza umana, che porta alla necessità di più protezione, più armamenti e a un aumento dell’ uso della forza nelle relazioni internazionali. Al contrario, è schierata per il rafforzamento degli strumenti della legalità e del governo internazionali. Come ci battiamo contro la semi-dittatura berlusconiana in Italia, così ci battiamo per l’allargamento della democrazia globale. Non crediamo allo strumento militare come soluzione delle crisi. Promuoveremo perciò iniziative di sostegno al disarmo ed ai processi di pace, a cominciare dal Medio Oriente.
Il messaggio da trasmettere è chiaro. L’Italia dei Valori vuole rafforzare le Nazioni Unite ed i Trattati che proibiscono le armi di distruzione di massa. Promuoveremo una serie di iniziative sull’ abolizione delle armi nucleari, sulla giustizia internazionale, e sulla crisi economica globale.
Accanto alla pace c’è il principale veicolo per realizzarla su scala mondiale: l’Unione Europea. Questo è il secondo pilastro della nostra idea internazionale. Non pensiamo esista un’Europa-fortezza, assediata da nemici mortali e da paesi e civiltà ostili. Il grande successo dell’Unione Europea si deve alla sua vocazione di potenza civile, che non si sente minacciata né aggredita da nessuno, e che non minaccia né aggredisce nessuno. L’Europa è la base della stabilità mondiale, perché provvede al 55% dell’ assistenza allo sviluppo. E’ l’Unione Europea che fornisce la maggior parte delle forze di mantenimento della pace e dei fondi per la ricostruzione in ogni angolo del mondo.
Lavoreremo perciò per accrescere l’integrazione politica dell’Europa, e per allargare ulteriormente le sue frontiere. Siamo favorevoli alla rapida ratifica del Trattato di Lisbona, ed alla creazione di uno spazio economico e politico euro-mediterraneo.
Da quanto detto finora ne consegue che il terzo pilastro della nostra visione di politica estera è il multipolarismo. Una parola non molto sexy per dire che ci piace l’idea di un mondo non diviso in blocchi. Vogliamo un mondo più articolato di quello del passato, dove non ci sono guerre né nemici mortali, e dove tutti gli stati si rispettino l’un l’altro, da eguali, senza che alcuni siano più eguali degli altri. Siamo per la continuazione dell’alleanza con gli Stati Uniti, ma da amici, non da servi. Ed amici dobbiamo essere altresì delle potenze emergenti come l’India e il Brasile. E dobbiamo anche sostenere la partnership strategica che l’Unione Europea può instaurare con la Russia.
Ci sono molti altri punti da trattare su questo tema, ma ci saranno tempi e modi per farlo. L’importante è che abbiamo iniziato un processo, un viaggio, che ci porterà lontano.
Pino Arlacchi
(pubblicato sul sito di Italia dei Valori il 23 aprile 2009)