Emergency candidato al premio Nobel per la pace. A proporlo sono stati Pino Arlacchi e Ivo Vajgl, deputati europei del Gruppo dei Liberali e Democratici (ALDE), nel corso del seminario intitolato "A European strategy for Afghanistan between the London and Kabul conference".
La Conferenza di revisione dello Statuto della Corte penale internazionale si apre domani qui a Kampala, e mi sono impegnato con i lettori del sito ad informarli sui temi di fondo che sono in ballo. Ma prima di farlo, consentitemi di comunicarvi le mie osservazioni su ciò che ho trovato in Uganda. Per un sociologo empirico come me, le impressioni dirette, ottenute in prima persona sul terreno, hanno un valore che è quasi pari all’analisi quantitativa, quella fatta di cifre e dati più o meno ufficiali su un dato contesto.
L’Uganda è una piacevole sorpresa. Il primo impatto col paese, l’altro ieri, è stato molto positivo. Sono diventato negli anni un esperto di situazioni estreme. Dalla mia Calabria di provenienza, all’Afghanistan, all’Iran, alla Colombia, ai Balcani,al Myanmar, Laos e simili ho avuto a che fare per l’intera mia vita professionale con paesi,popoli e persone vittime del male grande e meno grande.
«Da anni mi batto perché la giurisdizione concreta della Corte includa quello che é stato definito come "la madre di tutti i crimini", cioè il crimine di aggressione perpetrato da singoli uomini di governo contro uno Stato estero».
di Pino Arlacchi, 29 mag.2010
Come intendo muovermi assieme ai miei colleghi parlamentari europei qui a Kampala, alla Conferenza di revisione del Trattato di Roma, che ha creato 12 anni fa la Corte penale internazionale? Da anni mi batto perché la giurisdizione concreta della Corte includa quello che é stato definito come "la madre di tutti i crimini", cioè il crimine di aggressione perpetrato da singoli uomini di governo contro uno Stato estero. Solo pochi giorni fa, il 19 maggio, il Parlamento Europeo ha approvato a larga maggioranza una coraggiosa risoluzione nella quale prende posizione proprio su questo che é il tema più scottante.
Sono in viaggio verso Kampala, Uganda, dove rappresenterò assieme ad altri quattro deputati il Parlamento Europeo in un evento che potrebbe assumere una rilevanza storica, se finirà come tutti i sostenitori della pace si stanno augurando.
Si tratta della Conferenza di revisione del Trattato di Roma, che ha istituito la Corte penale internazionale dodici anni fa. La Corte ha rappresentato un grande progresso per i diritti umani globali perché ha istituito il principio della responsabilità penale individuale per quattro mega-crimini: il genocidio, i crimini di guerra, quelli contro l’ umanità e il crimine supremo, quello di aggressione contro uno Stato sovrano.
"Un'ulteriore perdita di credibilità dell'Italia in politica estera, pur essendo stato il primo paese a firmare e tra i primi a ratificare lo Statuto di Roma che ha dato vita alla Corte Penale Internazionale già in vigore dal 2002, non ha ancora adottato le leggi interne di attuazione." Lo hanno dichiarato oggi in una nota gli europarlamentari dell'Italia dei Valori, Niccolò Rinaldi e Pino Arlacchi, a margine di un dibattito al Parlamento europeo sull'"Adesione dell'Unione alla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, Corte penale internazionale (Statuto di Roma).
"Anche su cause così importanti per la comunità internazionale, l'Italia - affermano - non da seguito a suoi slanci iniziali."
Liberals and Democrats call for fresh start for Western Balkans
A delegation from the ALDE Group in the European Parliament, led by Jelko Kacin (LDS Slovenia) and Diana Wallis, Vice-President of the European Parliament (Lib Dem, UK), hosted today a regional conference in of liberal democrats in Sarajevo, bringing together leaders and senior representatives from partner parties in all countries of the Western Balkans.
The aim of the conference is to examine how the reform process in the Western Balkans can be reinforced and consolidated and how the EU integration process can be speeded up. The results of the conference will be forwarded to the Western Balkans summit in early June in Sarajevo under the Spanish EU Presidency.
Il Gruppo, costituito ieri sera a Bruxelles, sarà un laboratorio di strategie e iniziative per l’Afghanistan.
«Finalmente il Parlamento Europeo ha un forum di dibattito e d'iniziativa agile e creativo, svincolato dalle procedure ufficiali, su una delle massime priorità della situazione internazionale. Il nostro gruppo servirà da stimolo per le delegazioni e le Commissioni che si occupano di Afghanistan, suggerendo e anticipando le tematiche emergenti».
Lo ha dichiarato Pino Arlacchi, europarlamentare dell'Italia dei Valori, a conclusione di un incontro di ieri sera al parlamento europeo, che ha dato i natali a un gruppo denominato "Europarlamentari per l'Afghanistan", che vuole essere un laboratorio di elaborazione di strategie ed iniziative sull'Afghanistan, attraverso missioni di osservazione sul terreno, eventi e audizioni di esperti sui principali temi della guerra, della ricostruzione e dello sviluppo di quel paese.
Produzione aumentata di 40 volte, Mosca presenta piano in 7 punti
(Adnkronos), Bruxelles, 14 apr.
L'Unione Europea e la Russia, rispettivamente primo e terzo mercato al mondo per l'eroina, vogliono collaborare con l'obiettivo di sradicare le coltivazioni di oppio in Afghanistan. A parlarne sono stati oggi a Bruxelles Pino Arlacchi, eurodeputato dell'Italia dei Valori e relatore per l'Afghanistan al Parlamento europeo, gia' direttore dell'agenzia dell'Onu per il controllo delle droghe, e Viktor Petrovich Ivanov, responsabile del Servizio federale russo per il controllo dei narcotici.
La produzione di droga in Afghanistan è aumentata di 40 volte dal 2001 e genera un giro d'affari superiore al pil di Paesi come Slovenia e Polonia. E visto che i maggiori destinatari di oppio e hashish locali sono Ue e Russia, Mosca vuole coinvolgere Bruxelles in un progetto che ha come obiettivo azzerare la produzione di stupefacenti.
"L'Afghanistan è il primo produttore di oppio ed hashish al mondo e il primo fornitore di droga per la Ue, che ne consuma 750 tonnellate all'anno, e per la Russia, che ne consuma 550", ha detto oggi il presidente del servizio federale russo per il controllo della droga, Viktor Ivanov, intervenendo al Parlamento europeo.
L'Union Européenne est le plus grand marché mondial de l'héroïne, a déclaré mercredi le député européen Pino Arlacchi à Bruxelles lors d'une conférence de presse conjointe avec Viktor Ivanov, directeur du Service fédéral russe de contrôle des stupéfiants.
"L'UE est le marché de l'héroïne le plus important du monde, devant les Etats-Unis. Depuis les dix dernières années la Russie est devenue le troisième marché mondial de l'héroïne", a dit M. Arlacchi.
Selon le député, l'héroïne parvient aux Etats-Unis de la Colombie et du Mexique, tandis que l'héroïne arrive en Russie et dans l'UE principalement en provenance de l'Afghanistan.
Benvenuti nel mio sito. Qui potete farvi un’idea di chi sono, e trovare notizie e documenti sulle mie opere e sui miei giorni.
Non sono una persona complicata. La mia vita pubblica ruota intorno a due cose: il tentativo di capire ciò che mi circonda, da sociologo, e il tentativo di costruire un mondo più decente, da intellettuale e militante politico.
L'Antidiplomatico, 25 Aprile 2020
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