A Bruxelles, il 19 marzo 2013, si è svolta la Cerimonia di Donazione su iniziativa degli eurodeputati Pino Arlacchi e Ivo Vaigl.
Oltre 100mila dollari per i bambini dei campi profughi Saharawi da parte di Taiwan e della Associazione spagnola Mundubat. “Love from Taiwan: Taiwan’s Humanitarian Aid to the Sahrawi People” è il titolo della cerimonia che si è svolta il 19 marzo scorso al Parlamento europeo su iniziativa degli eurodeputati Pino Arlacchi e Ivo Vajgl, Vicepresidenti dell'Intergruppo sul Sahara occidentale.
All'iniziativa hanno partecipato Kuoyu Tung, Rappresentante di Taipei presso l'Ue e il Belgio, Oldřich Vlasák, Vice Presidente del Parlamento Europeo, Mohamed Sidati, Rappresentante del Fronte Polisario in Europa, Catherine Libert della Direzione Generale per gli Aiuti Umanitari e la Protezione Civile della Commissione europea (ECHO), Silvia Felipe, coordinatore del Dipartimento Cooperazione e aiuti Umanitari di Mundubat.
Intergruppo Sahara Occidentale chiede condanna presidente Pe
(ANSA) - STRASBURGO, 12 mar. 2013 - Che l'espulsione dei 4 eurodeputati da parte del Marocco lo scorso 6 marzo non passi sotto silenzio e venga apertamente condannata. E' questo cio' che chiede al Presidente del Parlamento Ue Martin Schulz l'Intergruppo Sahara Occidentale dell'eurocamera. Il 6 marzo 4 membri dell'Intergruppo, lo sloveno liberale Ivo Vaigl, gli spagnoli Vicent Ramon Garces, S&D, e Willy Meyer, sinistra unitaria, e la popolare svedese Isabella Lovin, venivano espulsi dalle autorita' marocchine all'aeroporto di Casablanca impedendo una visita che doveva portare i 4 nel Sahara occidentale per incontrare rappresentanti della popolazione locale, di organizzazioni internazionali e di Ong. ''Ho interrogato Schulz lunedi' all'inizio della seduta plenaria - ha spiegato oggi a Bruxelles in una conferenza stampa Marco Scurria, Pdl e Ppe - e' un atto grave perche' gli eurodeputati sono stati espulsi e considerati persone non grate, spiacevole che la risposta di Schulz sia stata vedremo, ci aspettavamo parole di condanna per quello che e' accaduto''.
Scurria ha proposto l'organizzazione ''di una delegazione ufficiale con in testa il Presidente del Parlamento per andare a vedere sul campo la situazione'' nel Sahara Occidentale.
Secondo Pino Arlacchi, Pd, S&D e vicepresidente dell'Intergruppo Sahara Occidentale, ''l'incidente non e' casuale e segnera' un inversione di rotta del Parlamento Ue e spero di tutta la Ue nei confronti del Marocco''. ''Non possiamo considerare - insiste Arlacchi - il Marocco un interlocutore serio e neanche come un paese che vuole modernizzarsi, ma per quello che è: una tirannide medioevale''. (ANSA)
(ANSAmed) - Strasburgo, 11 mar. 2013 - Domani a Strasburgo l'Intergruppo del Parlamento europeo per il Sahara occidentale terrà una conferenza stampa sull'evoluzione dei diritti umani nella regione. Tra i temi che saranno affrontati, il mancato rispetto dei diritti umani nei territori occupati, il processo militare Gdeim Izik verso prigionieri politici Sahrawi in Marocco, l'espulsione di una missione del Parlamento europeo sui diritti umani dai territori occupati nel Sahara occidentale. Alla Conferenza parteciperanno gli europarlamentari Norbert Neuse, Presidente dell'Intergruppo sul Sahara occidentale, Pino Arlacchi e Ivo Vajgl, Vicepresidenti dell'Intergruppo sul Sahara occidentale, Willy Meyer, Vicepresidente del Comitato per gli Affari esteri e dell'Intergruppo sul Sahara occidentale, Marco Scurria, Vicente Garcés Ramón, Isabellla Lövin, Antonio Masip Hidalgo.
Metto a disposizione dei visitatori di questo sito la conferenza stampa dell'Intergruppo del Pe in seguito all'espulsione di quattro eurodeputati in missione nei territori occupati del Sahara Occidentale.
Grande partecipazione al Convegno organizzato da Pino Arlacchi a Bruxelles
De Luca: «Regioni paludi burocratiche. Le città investono meglio le risorse europee»
Bruxelles, 28 nov. 2012 - Entro due anni Salerno, insieme a Milano, sarà la città più ricca di opere di grande architettura contemporanea. Molte quelle già in fase di realizzazione e che prevedono la valorizzazione di uno dei luoghi simbolo della città, il lungomare, dalla stazione marittima ai porti turistici, dal parco marino agli impianti per la balneazione.
I progetti sono stati illustrati a Bruxelles, nel corso di un convegno organizzato al Parlamento Europeo dall'eurodeputato Pino Arlacchi, nell'ambito delle iniziative dedicate al "Sud che funziona" e agli esempi di amministrazioni virtuose.
(ANSA) - Bruxelles, 14 nov. 2012 - Per un racconto normale della Calabria occorre combattere luoghi comuni e pregiudizi, illustrandone le positivita', valorizzandone le eccellenze e le esperienze virtuose, e trasferendo cultura e tradizioni anche oltre i confini della Regione, e coinvolgendo le nuove generazioni. E' il messaggio lanciato nel corso del dibattito organizzato a Bruxelles dall'eurodeputato Pino Arlacchi all'indomani della ''Mostra Progetto Magna Graecia'' che ha portato per la prima volta in ambito internazionale sette capolavori dell'arte magnogreca calabrese.
"Alle radici dell’Europa. Progetto Magna Graecia: un grande passato davanti a noi”.
Per la prima volta in ambito internazionale, sette tesori del patrimonio archeologico europeo, tra i maggiori reperti dall'arte magnogreca calabrese, saranno esposti a Bruxelles, nella sede del Parlamento europeo. A rievocare storia e splendore delle colonie magnogreche, la "Testa del Filosofo", il "Kouros di Reggio", il "Dioscuro di Locri", il "Toro Cozzante di Sibari", la "Stele marmorea di Crotone", l’"Elmo Corinzio di Vibo Valentia" e il "Cratere con scene di caccia di Gioia Tauro".
All'inaugurazione (che si svolgerà il 13 novembre alle 17.30), saranno presenti il Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, il Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti, l’Ambasciatore italiano presso l'Ue Ferdinando Nelli Feroci, parlamentari e altre autorità dell'Unione europea.
Kosovo, la richiesta dell'Europarlamento "Riaprite l'indagine insabbiata sui fondi neri"
Repubblica.it, 28 giu. 2012, di Stefano Valentino Sono undici i dossier sui 3 miliardi stanziati per la ricostruzione dell'ex provincia serba. Ma in quattro anni l'Eulex, l'organismo incaricato di amministrare la giustizia, non ha raggiunto alcun risultato. Nel silenzio sia dell'Onu che dell'Ue. Repubblica è riuscita a visionare documenti che mettono sotto accusa la società elettrica del Paese e l'aeroporto internazionale di Pristina. Ora dall'assemblea di Strasburgo parte una richiesta alla Commissione
(ANSA) - Bruxelles, 29 mag. 2012- ''Dare voce al popolo Sahrawi del Sahara occidentale'': questo l'obiettivo del documentario ''Figli delle nuvole, l'ultima colonia'', presentato oggi al Parlamento europeo dall'attore Javier Bardem. Ad ospitare l'evento, l'intergruppo di eurodeputati 'per la pace della popolazione Sahrawi'. Frutto di quattro anni di lavorazione, la pellicola su questa crisi internazionale dimenticata arriva a Bruxelles dopo la prima al festival di Berlino e i riflettori del festival di Cannes.
Un film per raccontare anni di repressione e di diritti negati e per riportare all'attenzione la storia, spesso dimenticata, del popolo Saharawi del Sahara Occidentale. "I figli delle nuvole: l'ultima colonia" è il titolo del documentario che martedì 29 maggio alle 17.30 sarà presentato al Parlamento europeo dal premio Oscar Javier Bardem e dal regista Alvaro Longoria. L'iniziativa, promossa da Pino Arlacchi e dal gruppo di lavoro parlamentare "Peace for the Saharawi people", si svolge a qualche settimana dall'approvazione, a larghissima maggioranza da parte dell'Assemblea di Strasburgo, di un atto che sostiene senza riserve la causa dell’indipendenza del popolo Saharawi.
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Non sono una persona complicata. La mia vita pubblica ruota intorno a due cose: il tentativo di capire ciò che mi circonda, da sociologo, e il tentativo di costruire un mondo più decente, da intellettuale e militante politico.
L'Antidiplomatico, 25 Aprile 2020
Professore, come commenta l’ accordo del Consiglio Europeo dell’ altro ieri che ratifica le conclusioni dell’ Eurogruppo...
L'Antidiplomatico, 24 Aprile 2020
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