«A pochi giorni dalla mia missione in Afghanistan, nella quale avevo trovato illegalità e sprechi nella gestione degli aiuti internazionali che affluiscono a quel Paese - dichiara in una nota Pino Arlacchi, relatore per il Parlamento Europeo sulla nuova strategia dell’Unione Europea per l’Afghanistan - lo scandalo denunciato oggi dal quotidiano francese Libération conferma quanto da me rinvenuto».
«I contribuenti europei hanno pagato 27 milioni di euro ad una società privata inglese per la protezione della Missione UE a Kabul. Lo stesso servizio poteva essere fornito da una qualunque forza di polizia europea con costi pari a un terzo di questa somma, e con una qualità molto superiore» continua Arlacchi, che è stato l’ideatore della DIA, la Direzione Investigativa Antimafia, all’inizio degli anni 90.
«Questo esempio di cattiva gestione e di spreco di fondi pubblici rende ancora più urgente l’attuazione di forme di controllo più rigorose. È necessaria a questo punto un’indagine degli organi di controllo della spesa europea sull’intera materia dei fondi destinati all’Afghanistan», conclude Arlacchi.