Strasburgo, 13 mar. 2012
Relatore: Edward Scicluna (A7-0037/2012)
Pino Arlacchi (S&D), per iscritto. - Signor Presidente, appoggio questa risoluzione poiché la situazione della crisi debitoria nella zona euro ha messo in luce i pericoli dell’inesattezza delle statistiche e le frodi causate dagli inaccurati sistemi di gestione delle stesse.
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Strasburgo, 16 feb. 2012
Proposta di risoluzione RC-B7-0068/2012
Pino Arlacchi (S&D), per iscritto. - Ho votato a favore di questa risoluzione perché ritengo che il suo scopo sia di grande valore: esprime la nostra profonda preoccupazione riguardo alla gravità delle violazioni dei diritti umani perpetrate dalle autorità siriane. Bisogna porre un freno agli arresti di massa, agli omicidi extragiudiziali, alle detenzioni arbitrarie, alle sparizioni, alle torture e ai maltrattamenti dei detenuti.
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Strasburgo, 16 feb. 2012
Proposta di risoluzione B7-0071/2012
Pino Arlacchi (S&D), per iscritto. - Ho votato a favore di questa risoluzione in quanto essa mette in evidenza sia il forte sostegno del Parlamento alla partecipazione attiva dell’Europa nel lavoro del Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, sia l’importanza del mantenere posizioni comuni riguardo il problema fondamentale che verrà affrontato durante la diciannovesima sessione del Consiglio. È fondamentale sottolineare che, per quanto riguarda le questioni relative ai diritti umani, tutti i Membri europei devono lavorare per eliminare il doppiopesismo e per evitare la selettività e la politicizzazione.
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Strasburgo, 14 Febbraio 2012
Pino Arlacchi (S&D). - Signor Presidente, non sono a favore di questo accordo, assieme a molti colleghi dell’S&D, per tre ragioni fondamentali. Innanzitutto, si tratta di un fatto compiuto: rappresenta una tra le tante operazioni di livello internazionale compiuta dalla Commissione senza aver prima consultato il Parlamento. Il Commissario Füle ci ha comunicato che non è più possibile compiere alcuna modifica.
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Strasburgo, 16 Febbraio 2012
Proposta di risoluzione B7-0095/2012
Pino Arlacchi (S&D), per iscritto. - Ho votato per questa risoluzione in quanto è necessario prendere una posizione decisa e ricordare nuovamente la nostra preoccupazione riguardo alla situazione in Ungheria in relazione all’esercizio della democrazia, dello stato di diritto e alla protezione dei diritti umani e sociali.
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Strasburgo, 16 feb. 2012
Proposta di risoluzione RC-B7-0052/2012
Pino Arlacchi (S&D), per iscritto. - Con questa risoluzione, esprimiamo le nostre preoccupazioni riguardo alle prossime elezioni presidenziali in Russia, previste nel mese di marzo, e chiediamo che esse siano conformi agli standard internazionali. Secondo i rapporti dell’OSCE e le dichiarazioni della GOLOS (Organizzazione per il monitoraggio delle elezioni nazionali), le elezioni della Duma, del dicembre 2011, non sono state né libere né giuste, e sono state caratterizzate da una mancanza di indipendenza dell’amministrazione, da un atteggiamento di parte dei media e dall’interferenza dello stato a diversi livelli.
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La distruzione della democrazia in atto in Ungheria, le dimostrazioni in Romania contro l'austerità. Entrambe le situazioni sono molto simili al modello dell’era berlusconiana in Italia. Pubblico per i lettori del sito, il testo del mio intervento in Aula.
Strasburgo, 18 gen. 2012
Cotidianul.ro
Pino Arlacchi (S&D). Signor Presidente, stiamo parlando della distruzione della democrazia in atto in Ungheria. Ma la stessa cosa si sta verificando in Romania ed entrambe le situazioni sono molto simili al modello dell’era berlusconiana in Italia.
In Romania siamo di fronte ad un populismo autoritario, contrario alla legalità, con il potere concentrato nelle mani del Presidente. La formula di questo populismo di destra è la stessa in tutti i casi: i leaders di questi paesi pensano che, dal momento che hanno vinto le elezioni possono fare tutto quello che vogliono con le istituzioni e convincere la maggioranza che hanno portato a termine la loro missione: “les jeux sont faits”.
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Strasburgo, 14 dic. 2011
Relazione: Carl Haglund (A7-0394/2011)
Pino Arlacchi (S&D), per iscritto. - Non ho votato a favore della proroga dell’accordo di partenariato sulla pesca tra UE e Marocco per diverse ragioni. La prima è che ci troviamo di fronte a una chiara violazione del diritto internazionale: il Marocco sta vendendo le risorse naturali di un territorio occupato. Secondo il diritto internazionale, avrebbe potuto farlo nel momento in cui gli accordi fossero stati conformi ai benefici e alla volontà della popolazione locale del Sahara. Il Governo marocchino non ha tenuto conto di nessuno di questi benefici o volontà. Inoltre, tra tutti gli attuali accordi bilaterali dell’UE, quello con il Marocco è il peggiore.
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Strasburgo, 15 dic. 2011
Relazione: Nicole Kiil-Nielsen (A7-0338/2011)
Pino Arlacchi (S&D), per iscritto. - Ho votato a favore di questo rapporto poiché, considerando che i fondi di assistenza dell’UE sono troppo limitati per poter avere un impatto su tutti i settori politici dell’Asia Centrale, concordo con l’idea che i capisaldi del nuovo approccio dell’UE nel territorio debbano essere la sicurezza umana e la cooperazione regionale. Questi sono due degli elementi principali che causano instabilità in Asia Centrale e possono essere affrontati grazie agli sforzi dell’UE.
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Strasburgo, 15 dic. 2011
Relazione: Jens Geier (A7-0388/2011)
Pino Arlacchi (S&D), per iscritto. - Sostengo fermamente questo rapporto in quanto, proprio come il mio rapporto di un anno fa sulla nuova strategia dell'Ue per l’Afghanistan, esso sottolinea chiaramente che l’organizzazione attuale per la gestione dei fondi dell’UE in Afghanistan non è adeguata.
L’Afghanistan è uno dei paesi beneficiari che riceve il maggior numero di aiuti civili da parte del bilancio generale dell’UE. Tra il 2002 e il 2010, il bilancio combinato dell’UE (Comunità Europea e Stati Membri) per l’aiuto all’Afghanistan ha raggiunto gli 8 miliardi di euro, anche se una significativa percentuale si è persa lungo il canale di distribuzione.
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